martedì 17 aprile 2012

Due poesie di Salvatore D'Ambrosio

Previati, "Meriggio"



Immutabile apparenza

C’è una precisione di distanze
un equilibrio di misure
una geometria perfetta in sapiente
calcolato rapporto tra luce e buio
preordinato assetto dell’immutabile apparenza
matematiche esattezze sconosciute eppure certe
nell’invisibile mondo oltre il potere dell’occhio
dove l’esistere di pianeti orfani di stelle
solitario vagare nello spazio

Qui dall’altra parte
dove coperta di cielo poco riflette
precisioni distanze equilibri
solo vagare non altro
senza mai trovare di brillio riferimento
o dei passi l’orma permanente



 
Quietezza


Dove sono stato finora
per leggere Baudelaire a sessant’anni?
Dove ho sprecato la mia vita?


Sono stato dove sei stata anche tu
che chiedi e vuoi risposte, e dimentichi le attese
ché un vento sconosciuto senza nome
la smettesse di scarruffarci la vita.
Pesi, invidie, maldicenze, inganni,
enigmi, miscugli di colori e tinte inusitate,
caparra versata interamente e con sacrificio,
mentre s’aspettava che il tempo ci desse ragione.


Io e la mia vita cribro ed ostaggio delle ragioni del tempo!


Mentre l’unica cosa che graffiava ancora
era la grezza iuta sulla quale sconfitto adagiavo le spalle,
mi adopravo disperatamente alla fornace il fuoco
perché dovevo mostrarmi ancora
appiglio sicuro per chi mi aveva visto roccia.
T’invidiavo un poco per la tua serena caparbia resistenza,
fatto naturale di donna
custode di anatema di Eva.

Adesso siamo qui
in questa conquistata pigra banalità
dove io leggo tu cuci e ne siamo fieri
perché sapevamo che nessuno ci avrebbe insegnato
a riconoscere l’alba quando s’infila
nel limitare del buio della notte.




Salvatore D’Ambrosio, nato a Napoli, vive attualmente a Caserta. Professore in pensione, giornalista pubblicista, studioso di storia dei Borbone, ha scritto per oltre due decenni di Storia delle Poste su riviste specializzate. Partecipa da oltre venti anni a concorsi letterari in tutta Italia vincendo, nel tempo, il Premio Histonium nelle sue diverse sezioni, il Premio “Stolfi”Potenza, il Premio biennale di libro edito del Pollino, il Premio“Sandrina Miele” di Cassino, il Premio Laurentum, il premio “Esposito” Sorrento, il premio “Agostino Pensa” di Terni e il Premio Peter Russell - Napoli. Ha pubblicato nel 1989 uno studio sulla Storia postale dell’antica Terra di Lavoro (oggi provincia di Caserta) e l’opera prima di poesia “Barcollando nell’indicibile” (Bastogi editrice, 2009).

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